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venerdì 23 novembre 2007
Descrivo mio fratello Jacopo
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Mio fratellino Nicolo ha 1 anno. E' magro, è molto affezionato a me. Le sue mani sono cicciottelle e il suo viso è con i capelli corti e spettinati. Gli occhi sono scuri, è vivace e un po' birichino, ha una voce bella e dolce e qualche volta torna a casa un po' che puzza. Quando giochiamo, lui mi deve beccare con i suoi giochi sempre, se no non si diverte.
Ha un carattere vispo. Il suo cartone preferito è Tractor Tom, Nicolo è un pò vendicativo e molto, molto generoso con me. Lui non sa ancora scrivere, imparerà presto. Sorride sempre, non lo faccio innervosire perché se no mi morde. Il suo cibo preferito é la carne però, se non la mangio anch'io lui non la mangia!!
Jacopo (classe terza)
Descrivo Lorena.
Anais (classe terza)
Un voyage sur un nuage
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Un jour, un vent très fort, m'a soulevée et je me suis retrouvée su un nuage. Le nuage m'a fait explorer tout le ciel. Là j'ai vu des hirondelles, des dragons et des serpents volants. La Terre vue du haut, j'ai vu le Canada, la France et le Mont Blanc. J'ai fait le tour de la Terre. A' la fin le nuage m'a portée à la maison.
Marta (classe de cinquième)
Marta (classe de cinquième)
Voyage imaginaire sur un nuage
Un jour, un vent très fort, m'a soulevée, et je me suis retrouvèe sur un nuage. J'étais très en haut et j'ai vu tout le pays. Près de moi j'ai vu un nid d'un oiseau avec des oeufs à l'interieur. Une hirondelle s' est posèe sur le nid et j'ai jouè avec elle. Après j'ai sautè sur un autre nuage et un autre encore: c'était vraiment amusant! Mais, après deux jours sur les nuages je me suis ennuyée, alors je suis retournèe sur la terre avec mon amie hirondelle.
Giada (classe de cinquième)
Giada (classe de cinquième)
Un voyage imaginaire sur un nuage
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Un jour, un vent très fort, m'a soulevée et je me suis retrouvée sur un nuage. J'ai regardé en bas, le panorama était trés beau et j'ai vu les oiseaux qui volaient en groupe et il formaient un dessin. Après quelques minutes j'ai eu froid et le soleil s'est couché. Quelques heures plus tard j'ai vu un avion, alors j'ai hurlé et j'ai fait des signes. Les personnes m'ont vue et ont hurlé au pilote d'appeler un hélicoptère pour chercher une fille sur un nuage. Aprés une heure je suis retournée à la maison.
Michela (classe de cinquième)
Michela (classe de cinquième)
Sur les nuages...
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Un jour, un vent très fort m'a soulevé et je me suis retrouvé sur un nuage. Il semblait d'être au paradis!
Mon nuage était blanc, j'ai pénsé d' être mort. Il etait tres difficile vivre sans eau et sans manger.
Après des jour j'ai appris à boire et à manger des oiseaux. Un jour j'ai vu un autre garçon très sympatique, il s'appellait Marc. Nous avons joué beaucoup ensemble et la nuit nous avons regardé les étoiles. Mais le lendemain, une tempête m'a fait rétourner sur la terre et maintenant je suis très triste.
Lorenzo (classe de cinquième)
venerdì 16 novembre 2007
Welcome Stephane Louis
Quella volta mi sono comportato male!
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Mi ricordo quel giorno, era un sabato sera, ero andato in vacanza da mio padre con mio fratello che vive a Bra.
Il viaggio è durato 2 ore, io Davide abbiamo dormito in macchina.
Quando siamo arrivati in casa di mio padre abbiamo salutato Carla, la nostra matrigna, Gabriel e Daniel che sono i miei fratelli. Daniel aveva 2 anni e Gabriel 6 anni.
Eravamo stanchi allora siamo andati a letto. Io, Gabriel e Davide abbiamo dormito insieme.
Dopo colazione abbiamo giocato alla Play Station. Dopo un po' Gabriel stava diventando fastidioso, allora ci siamo menati.
Papà ci ha fermati e ci ha costretto a fare la pace.
Allora abbiamo deciso chi giocava per primo alla Play.
Io da quel giorno non volevo piu' picchiarmi con Gabriel.
Manuel (classe quinta)
Poésies
Printemps
Quel soleil
tout se réveille!
Quelle joie
dans le bois!
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Eté
Quelle chaleur
c'est du bonheur!
Quel plaisir
pouvoir dormir!
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Automne
Quel malheur
plus de fleurs!
Quelle tristesse
dit la maitresse!
Hiver
Quel froid
dans bois
Quelle mèlanconie
on a aujourd' hui
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venerdì 9 novembre 2007
Quella volta che mi sono comportata male.
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L' anno scorso ero a tavola con i miei genitori e ad un tratto la mamma ha detto che sarebbe arrivata la zia dalla Calabria. La zia è una vecchia signora con i capelli sporchi, un viso brutto e fisicamente un pò grassa. Quando è arrivata ha salutato tutti tranne me, è andata in camera mia, ha tolto i cuscini, si è sdraiata poi mi ha detto:
-Cosa fai lì impalata? Portami del tè!
Io odio la zia così tanto che vorrei strozzarla. Certe volte mi ordina :
-Portami dell'acqua calda per i piedi.
Una volta io le ho detto:
-Sei una cretina scorbutica vecchia signora!
La mamma, che era presente, mi ha presa e mi ha portata in camera sua e mi ha detto:
-Come ti permetti di dire queste brutte cose alla tua povera zia!
Io le ho risposto che era tutto vero e che io non ero la cameriera di nessuno. La mamma m ha messo in punizione per tre mesi: niente tv, niente Ipod , niente amici e niente giochi elettronici. La zia è tornata in Calabria e ha detto che non sarebbe tornata più perchè io sono una bambina birichina. Mia mamma mi ha sgridata e mi ha minacciata che mi avrebbe spedito in colleggio. Quello è stato il giorno più brutto della mia vita! Carlotta (classe quinta)
La lite tra me e mia sorella
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Un po' di tempo fa, all'inizio della scuola, ho avuto una lite. Ero nel cortile di casa mia vicino al canestro di basket. E' arrivata Lucia e voleva giocare con me. Io le ho risposto che andava bene, così abbiamo iniziato a giocare a basket. Mentre giocavamo, mia sorella, mi spingeva e non rispettava le regole del gioco, ho protestato: -Non ho più voglia di giocare con te!
Ho preso la palla e ho continuato a fare dei tiri da sola, Lucia però non voleva andarsene e quando tiravo, si metteva sotto il canestro per prendermi la palla. Mi sono arrabbiata e molto, abbiamo iniziato a insultarci e a darcele di santa ragione: lei ha preso la mazza e a me l'ha data sul sedere facendomi molto male. Dopo ha posato la mazza e mi ha messo le mani al collo e ha continuato a schiacciarmi la pancia. Avevo male anche perchè avevamo appena terminato di mangiare. Ho reagito di conseguenza però soffrivo più io che lei. In quel momento mi sentivo una bestia! Ero molto triste e arrabbiata però nello stesso tempo provavo affetto verso mia sorella. La mamma non ci ha dato nessuna punizione perchè non ci ha visto e noi siamo state ben zitte, altrimenti ci avrebbe sgridato.
Marta (classe quinta)
martedì 6 novembre 2007
La mia domenica
Domenica 28 Ottobre sono andato al compleanno di Martina. C'erano Samuele, Martina, Simone, io e Alessia. Abbiamo giocato a basket e a calcetto. Giocando a basket ci era caduta la palla in una cantina dove c'erano tante botti, a me erano piaciute tantissimo. Abbiamo fatto merenda, poi un muretto con le caramelle Mesch mellow e lo abbiamo messo nel forno per 50 secondi, quando l'abbiamo tolto le caramelle si erano sciolte completamente. La mamma di Martina ci ha fatto fare i mostri di Halloween. Abbiamo giocato alla play 2 e sono andato a casa mia.
Alex (classe quarta)
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La mia domenica
La mattina del 28 ottobre la mia famiglia ed io ci siamo alzati e abbiamo fatto colazione e poi mi sono messo a giocare. Dopo un po' di ore abbiamo pranzato. Poco dopo pranzo sono andato alla festa di Martina. Martina ha aperto subito i regali poi sono arrivati Simone e Alessia V. Abbiamo giocato prima a calcetto poi a basket. Dopo è arrivata la torta e i "mascemellow". Abbiamo mangiato. E poi con l' aiuto di Tina e Nadia io ho costruito un pipistrello, Super Water, Fantasma 2007 e un ragno.
Samuele(classe quarta) 
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L'isola delle pepite d'oro
Una nave che navigava in mezzo all'oceano si fermò su un' isola.
Dopo qualche minuto uscì dalla nave un pirata, questo pirata si chiamava Ronno. Ronno era andato sull' isola perchè c' era un tesoro nascosto; quell' isola si chiamava "Isola delle pepite d' oro". Arrivò la sera e il pirata si mise sotto un albero e cercò di addormentarsi ma non ci riuscì. Più tardi Ronno sentì qualcosa, era sempre più vicino poi vide una specie di scoiattolo. Ronno gli andò vicino, lo prese e lo guardò bene, aveva occhi grandissimi e una coda folta come quella di una volpe. All' improvviso lo scoiattolo parlò e disse:
- Sei qui per il tesoro ?
- Si, ma tu come fai a parlare ?
-Tutti gli animali parlano, se vuoi ti aiuterò a trovare il tesoro.
Il pirata accettò. Ronno e lo scoiattolo affrontarono tanti pericoli, dovevano attraversare fiumi con mostri...
Alla fine Ronno trovò il tesoro e divenne il ragazzo più ricco di tutto il suo paese.
Alessia O. (classe quarta)
Dopo qualche minuto uscì dalla nave un pirata, questo pirata si chiamava Ronno. Ronno era andato sull' isola perchè c' era un tesoro nascosto; quell' isola si chiamava "Isola delle pepite d' oro". Arrivò la sera e il pirata si mise sotto un albero e cercò di addormentarsi ma non ci riuscì. Più tardi Ronno sentì qualcosa, era sempre più vicino poi vide una specie di scoiattolo. Ronno gli andò vicino, lo prese e lo guardò bene, aveva occhi grandissimi e una coda folta come quella di una volpe. All' improvviso lo scoiattolo parlò e disse:
- Sei qui per il tesoro ?
- Si, ma tu come fai a parlare ?
-Tutti gli animali parlano, se vuoi ti aiuterò a trovare il tesoro.
Il pirata accettò. Ronno e lo scoiattolo affrontarono tanti pericoli, dovevano attraversare fiumi con mostri...
Alla fine Ronno trovò il tesoro e divenne il ragazzo più ricco di tutto il suo paese.
Alessia O. (classe quarta)
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La mia domenica
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Ieri io e i miei amici abbiamo festeggiato la mia festa di compleanno.
Abbiamo giocato a basket, poi ci siamo stufati e siamo andati a giocare a calcetto a squadre e poi uno contro uno. Quando si doveva andare a mangiare la torta ho aperto i regali: in quello di Alex c'era un pupazzo, in quello di Simone c'erano delle cartine, in quello di Samuele un topolino, in quello di Alessia un portafoglio. Poi abbiamo fatto gonfiare delle caramelle e abbiamo fatto dei pipistrelli e dei ragni, infine erano andati tutti via tranne Simone, così abbiamo giocato insieme nella mia cameretta.
Martina (classe quarta)
Abbiamo giocato a basket, poi ci siamo stufati e siamo andati a giocare a calcetto a squadre e poi uno contro uno. Quando si doveva andare a mangiare la torta ho aperto i regali: in quello di Alex c'era un pupazzo, in quello di Simone c'erano delle cartine, in quello di Samuele un topolino, in quello di Alessia un portafoglio. Poi abbiamo fatto gonfiare delle caramelle e abbiamo fatto dei pipistrelli e dei ragni, infine erano andati tutti via tranne Simone, così abbiamo giocato insieme nella mia cameretta.
Martina (classe quarta)
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