venerdì 25 gennaio 2008

Gli arredi della classe viventi!

Un giorno mentre stavo facendo italiano ho sentito borbottare qualcuno accanto a me.
All'inizio ho pensato che erano i miei compagni, ma quando mi sono voltata ho visto che erano i mobili della classe a parlare: sono rimasta molto sorpresa! C'era l'armadio più vecchio che parlava con lo scaffale accanto e gli diceva che tra tutti i bambini che aveva visto in questa classe, noi eravamo i più tremendi e i più scatenati. All'intervallo sono andata vicino alla lavagna per vedere se parlava anche lei. Ma niente da fare lei non parlava affatto. Solo quando ho iniziato a disegnarle sopra ha cominciato a parlare con il termosifone. La lavagna diceva che era stufa di essere disegnata e scritta perché tutto quel gesso la faceva tossire moltissimo. Quando il maestro Claudio è entrato in classe, per fare matematica, il banco di Michela stava domandando all' armadio più piccolo se secondo lui i maestri Claudio e Antolla insegnavano bene. L'armadio gli rispose di sì, tranne quando urlavano perchè sembravano esauriti. Infine c'erano le sedie che confabulavano tra di loro e dicevano che avere un bambino o un adulto seduti sopra era veramente scomodo e pesante. La cosa era veramente strana, però mi sono divertita ad ascoltare tutti i loro commenti su di noi.
Giada - classe quinta

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