venerdì 15 febbraio 2008

Gli arredi parlanti



Un giorno, mentre c'era la lezione di geografia, ho sentito delle voci, ma non erano quelle dei miei compagni, erano quelle degli armadi, dei banchi, delle sedie, del computer e della lavagna. Non riuscivo a smettere di ascoltare quello che dicevano. Il più vecchio era l'armadio senza le ante che diceva alla lavagna:
-Non sopporto più questi bambini; mi pasticciano si appoggiano! Almeno studiassero!Guarda, se dovessi scegliere rimanere qui o essere tagliato preferirei essere tagliato!
La lavagna rispose:
-Ti capisco sai quanto é fastidioso essere scritta con quei gessi, mi fanno venire una tosse! Poi i maestri sempre a spiegare e spiegare non li sopporto più sembrano dei vocabolari!
Gli scaffali dicevano:
-Io odio i bambini, ci mettono così tanti libri. Ci vogliono rompere subito!
Le sedie parlavano una all'altra:
-Ho la schiena a pezzi, non ce la faccio tra poco crollo. Perchè i bambini non sono tutti più leggeri!
I banchi stavano zitti ma appena qualcuno li pasticciava si mettevano a urlare.Il computer parlava con l'armadio nuovo, di tecnologia ma all'armadio non importava anzi canticchiava.
Ho capito che anche gli oggetti se si usa un pò di fantasia possono parlare!
Ludovica-classe quinta

Nessun commento: